Caso
A Torino un nuovo spazio per l’arte e la cultura basato su impianti di servizio sicuri e funzionali
Il nuovo Polo museale Gallerie d’Italia del Gruppo Intesa Sanpaolo è supportato da sistemi di climatizzazione e riscaldamento per i quali sono stati utilizzati anche dispositivi Grundfos, risultati fondamentali ai fini di uno scrupoloso controllo della temperatura e dell’umidità all’interno delle sale espositive.
- LOCALITÀ: Polo museale Gallerie d’Italia Intesa Sanpaolo – P.zza San Carlo 156, Torino
- COMMITTENTE: Banca Intesa Sanpaolo, Torino
- GENERAL CONTRACTOR: Ediltecno Restauri, Opera (MI)
- PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA: AMDL Circle, Milano
- PROGETTAZIONE DEFINITIVA IMPIANTI E DIREZIONE LAVORI IMPIANTI:
Studio Pro-Tec Milano srl, Milano - IMPIANTI MECCANICI: Panzeri Spa, Luisago (CO)
- DIREZIONE LAVORI GENERALE, OPERATIVA E STRUTTURE: Recchi Engineering, Torino
La situazione
Da spazi nascosti a luoghi aperti al pubblico, da ambienti a protezione del denaro a locali che aprono alla cultura: è stato questo il motivo conduttore dell’opera di “creazione di valore sociale e culturale nel Paese” firmata dal Gruppo Intesa Sanpaolo, che, dopo aver nuovamente ripensato ai suoi spazi, nel maggio 2022 ha inaugurato e aperto al pubblico anche la quarta sede espositiva delle Gallerie d’Italia, a Torino, che si è andata ad aggiungere ai poli museali di Milano, Napoli e Vicenza. In ognuna di queste sedi di proprietà del Gruppo, fotografia e video arte oggi esprimono il loro valore estetico affrontando i temi cruciali della storia e della contemporaneità, valorizzando, al contempo, il patrimonio artistico, storico e culturale appartenente a Intesa Sanpaolo.
Nel capoluogo piemontese, nello specifico, dal 1963 Palazzo Turinetti di Pertengo ha ospitato la Direzione dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino e, attualmente, rappresenta la sede legale del Gruppo. Il Palazzo si affaccia con un lungo porticato su piazza San Carlo – nata nel corso del Seicento come Piazza Reale, destinata a grandi residenze nobiliari – e lega la propria storia al progetto di dare una nuova configurazione urbanistica e architettonica alla città, divenuta capitale dopo che il Duca Emanuele Filiberto di Savoia spostò la sede istituzionale dello Stato sabaudo da Chambéry a Torino. Il recente progetto architettonico che ha interessato Palazzo Turinetti – firmato Michele De Lucchi, di AMDL Circle – ha trasformato gli ambienti di questo antico edificio (anche sede di alcune importanti collezioni della Banca), realizzando un’area museale di 10mila metri quadri in cui sono conservate immagini e fotografie, vicende e riflessioni volte a promuovere i temi legati all’evoluzione della sostenibilità.
Un grande scalone accompagna i visitatori verso i tre piani ipogei destinati alle esposizioni temporanee, alla biglietteria e alla sede dell’Archivio Publifoto di Intesa Sanpaolo, visibile attraverso una grande vetrata, oltre che a una sala immersiva di oltre 500 mq, dotata di 17 proiettori 4K, che rende possibile un’immersione totale in immagini e video. Se al piano terra il chiostro all’aperto – delimitato da Piazza San Carlo, via XX Settembre e via Santa Teresa – accoglie una libreria, un caffè e un ristorante, al piano nobile del Palazzo una selezione di dipinti, sculture, arazzi e arredi storici dialoga con gli apparati decorativi tardobarocchi presenti nelle stanze e un ambiente dedicato ospita le nove grandi tele di proprietà della Banca realizzate nella seconda metà del Seicento per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto. Per la recente parte museale si è reso necessario realizzare nuovi impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento – con un’attenzione particolare alle unità di trattamento aria –, che si sono dimostrati di vitale importanza per il minuzioso controllo della temperatura e dell’umidità all’interno delle sale espositive.
La soluzione
La progettazione definitiva degli impianti e la direzione lavori sugli stessi sono state demandate, da Banca Intesa Sanpaolo, allo studio di progettazione meneghino Pro-Tec Milano. Ad aggiudicarsi la gara d’appalto relativa agli impianti meccanici è stata la società Panzeri Spa di Luisago (CO), che in precedenza aveva già lavorato sugli impianti del Polo museale della sede milanese dell’Istituto bancario. «Siamo partners di Banca Intesa San Paolo da diverso tempo – commenta Daniele Di Gregorio, Responsabile di Commessa della Panzeri Spa –. Come risaputo, la società Panzeri Spa collabora con primarie aziende produttrici di dispositivi e componenti, tra le quali Grundfos, che spesso viene opzionata fra le nostre forniture: Grundfos è un partner con cui lavoriamo da molti anni e riteniamo sia una delle principali aziende di settore che realizza prodotti di fascia medio-alta per le applicazioni in campo impiantistico. Essa dispone di un servizio post-vendita, di assistenza e di ricambi pronto ed efficiente, per noi fondamentale, da noi ritenuto fondamentale anche per l’esecuzione di questa grande opera di recupero storico.
La Società Panzeri Spa ha proposto direttamente Grundfos allo studio di progettazione, e la Direzione Lavori ha deciso in tal senso». Si è quindi valutato di introdurre pompe a inverter intelligenti che potessero interloquire con il sistema generale di gestione dell’impianto, adeguando le proprie prestazioni rispetto alle necessità dei singoli ambienti. Nello specifico, ci siamo orientati sulla famiglia di pompe TPE – per l’impianto di riscaldamento e climatizzazione –, sulla pompa di recupero gemellare Magna 3 – per il solo impianto di riscaldamento –, sulla stazione di rilancio per acque reflue Duolift, sul sistema di comunicazione Modbus – che collega le pompe al sistema centrale dell’impianto – e su Hydro, sistema costituito da un’elettropompa e da una motopompa a servizio dell’impianto antincendio del Polo museale e di quello dell’intero complesso. I dispositivi sono stati installati in parte nella centrale termica (quelli a servizio del riscaldamento) e in parte nella centrale frigorifera (quelli a servizio dell’acqua refrigerata e del condizionamento degli ambienti); i due locali, già esistenti, sono contigui e situati al piano -4. «In ogni centrale abbiamo affiancato gli impianti di riscaldamento e condizionamento del palazzo a quelli analoghi necessari per alimentare gli impianti a servizio del Polo museale – spiega Di Gregorio –. L'impianto da noi realizzato si sviluppa dal piano in copertura dell’immobile fino a tutte le aree del museo. Per la scelta dei dispositivi abbiamo dapprima intrapreso verifiche interne e studiato ogni singolo dettaglio – dimensioni dell’impianto, curve, circuiti, portate e perdite di carico –, poi ci siamo interfacciati con l’Ufficio tecnico di Grundfos e abbiamo condiviso con loro i risultati ottenuti dalle nostre analisi tecniche, che ci hanno permesso di individuare e selezionare le pompe più idonee per la tipologia di lavoro da svolgere». Il progetto di natura impiantistica è durato poco più di 12 mesi.
Durante le fasi di taratura e di messa in funzione, la Società Panzeri Spa ha svolto tutti i controlli necessari su portate e prevalenze, attraverso l’ingaggio dell’apposito ramo aziendale che si occupa dell’attività di Commissioning. Il personale che opera nel dipartimento Commissioning ha poi svolto le opportune verifiche mediante l’ausilio di uno strumento certificato a ultrasuoni, che si applica direttamente sulle tubazioni, accertandosi che non ci fossero scostamenti rispetto a quanto dichiarato dal costruttore.
Il risultato
Ad oggi gli impianti sono funzionanti da quasi un anno e i dispositivi lavorano nel modo auspicato, rispecchiando le caratteristiche progettuali richieste. Il Gruppo Intesa Sanpaolo si è dimostrato molto soddisfatto del risultato, come conferma Di Gregorio: «Banca Intesa ha potuto apprezzare nel tempo la qualità e la professionalità che ci contraddistingue, a tal punto che, in fase di ultimazione delle lavorazioni, ci ha ingaggiato direttamente per una ristrutturazione impiantistica di un’altra sede storica presente a Torino in via Monte di Pietà, svolgendo le attività di revamping del nuovo sito in concomitanza con le attività del museo. In questo tipo di applicazioni, ogni installazione – dalla pompa al diffusore dell’aria – deve necessariamente essere molto oculata e strettamente correlata alla tipologia degli ambienti da trattare». Banca Intesa, durante le fasi di realizzazione dell’opera, ha vigilato sull’esecuzione dei lavori mediante la presenza costante di suoi referenti tecnici, che hanno supervisionato le attività di installazione e di manutenzione. «Collaborando da molti anni con Grundfos, conosciamo bene la qualità dei prodotti offerti e l’alta professionalità del servizio post-vendita – conclude Di Gregorio –: la qualità, l’efficienza e l’affidabilità nel tempo sono i punti di forza di questi dispositivi, che, se opportunamente gestiti e integrati, consentono di ottenere importanti saving a livello energetico».
Prodotti Grundfos installati
- ELETTROPOMPA IN LINEA TPE 65-240/4 S-A-F-A-BQQE-KD3
- ELETTROPOMPA IN LINEA TPE 80-270/4 S-A-F-A-BQQE-MD3
- ELETTROPOMPA IN LINEA TPE 50-240 S-A-F-A-BQQE-IDC
- ELETTROPOMPA IN LINEA TPE3 50-200 S-A-F-A-BQQE-HDC
- ELETTROPOMPA IN LINEA TPE 125-160/4 S-A-F-A-BQQE-MD3
- ELETTROPOMPA IN LINEA TPE3 80-180 S-A-F-A-BQQE-IDB
- ELETTROPOMPA IN LINEA TPED 100-110/4 S-A-F-A-BQQE-JD3
- ELETTROPOMPA TPE 100-200/2 S-A-F-A-BQQE-LDB
- ELETTROPOMPA TPE 100-200/4 A-F-A-BQQE-MDA
- MAGNA3 D 32-120 F220 1X230V
- DUOLIFT 540.50.APB TANK 99017735
- MODBUS CIM200 ADD-ON CPL.PACKED
- HYDRO EN65-250/250 YJS ASD-U
I vantaggi dei sistemi Grundfos:
- qualità dei materiali
- affidabilità nel tempo
- efficienza dei dispositivi
- risparmio in termini energetici
- supporto tecnico durante la scelta e la proposta dei dispositivi al cliente
- centro assistenza rapido e funzionale
Per la realizzazione di un Museo di pregio come Gallerie d’Italia, ogni tipo di installazione va customizzata e adattata alle esigenze del cliente. Partecipare alla creazione di opere così complesse e articolate è una sfida non da poco, perché questi progetti, così ambiziosi a livello tecnico-operativo, richiedono molto impegno e tanta cura; anche noi, in un certo senso, abbiamo lavorato in qualità di progettisti. La difficoltà più grossa che abbiamo affrontato è stata sicuramente quella legata alla logistica, che, dato il luogo in cui era ubicato il cantiere – il centro storico di Torino –, non ha permesso alcun margine di errore. Per installare i gruppi frigoriferi e le pompe di calore in copertura, abbiamo dovuto bloccare mezza piazza San Carlo e puntellare il parcheggio sottostante per il posizionamento di un’autogrù non convenzionale. Inoltre, abbiamo dovuto prestare molta attenzione allo svolgimento delle lavorazioni all’interno delle aree nobili, dove le opere d’arte sono il museo stesso e le sue sale, caratterizzate da affreschi e decori di pregio vincolati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali.