Caso

Ridotti i consumi energetici e lo spreco idrico per la stazione di rilancio di Torbole Casaglia

Grazie all’installazione del sistema elettronico DDD di Grundfos, che controlla e gestisce al meglio le pompe sommerse, oggi il gestore del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Brescia risparmia 90mila kWh di energia e 50mila mc di acqua all’anno.

La situazione

Con delibera 35/2016 del 28/10/2016 il Consiglio Provinciale di Brescia ha deciso di affidare il Servizio Idrico Integrato – costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua a usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue – ad Acque Bresciane S.r.l., società a totale capitale pubblico che si è dimostrata idonea ad assicurare la piena conformità al modello cosiddetto “in house providing”. Attualmente Acque Bresciane S.r.l. gestisce i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione in 98 Comuni della provincia di Brescia, con un bacino di utenza di circa 600mila abitanti, e controlla oltre 1.000 impianti, 4.500 km di rete acquedotto e 2.800 km di reti fognarie; i dipendenti aziendali sono circa 300, divisi tra le sedi principali di Rovato e Padenghe sul Garda. Per l’impianto di rilancio di Torbole Casaglia, l’esigenza era di valutare la fattibilità di un intervento di ottimizzazione e revamping sia per ridurre i consumi energetici sia per migliorare le pressioni di esercizio e, conseguentemente, i volumi delle perdite di rete.

La soluzione

Esaminando i risultati di analoghe esperienze avvenute negli anni precedenti tramite l’impiego del sistema elettronico DDD (Demand Driven Distribution) di Grundfos, che gestisce e verifica l’attività delle pompe di un determinato impianto, Acque Bresciane ha scelto di installare il sistema Control DDD 4x22kw + LC + RTU abbinato a 4 pompe sommerse per pozzi modello SP95, progettate per il pompaggio di acque sotterranee. «Il progetto ha previsto il revamping della stazione di rilancio dell’acquedotto di Torbole Casaglia – spiega l’Ing. Mauro Olivieri, Direttore Tecnico di Acque Bresciane –, con efficientamento del sistema di automazione e controllo delle pressioni di rete attraverso il sistema di gestione e monitoraggio DDD. Esso si è dimostrato molto efficace in impianti analoghi, con ottimi risultati in termini di riduzione dei consumi energetici; l’affidabilità delle apparecchiature elettromeccaniche Grundfos, inoltre, ha contribuito ad avvalorare la nostra scelta». Si è proceduto, così, al completo rifacimento dell’impianto elettrico e dei quadri di comando e automazione, fino all’installazione del sistema Control DDD; in un secondo momento sono stati sostituiti i 4 motori delle pompe di rilancio, a cui hanno fatto seguito l’installazione di booster e il rifacimento del piping dell’impianto. L’intervento, il cui costo complessivo ha richiesto un investimento da parte di Acque Bresciane pari a circa 172mila €, si è completato con un rinnovamento architettonico dei locali tecnici. «Grundfos ci ha fornito direttamente il sistema DDD; abbiamo poi appaltato separatamente i lavori elettrici, idraulici ed edili – specifica Olivieri –. La personalizzazione di questa soluzione è coincisa con l’opportunità di sostituire i motori delle pompe con booster esterni di pari potenza e, per quanto riguarda eventuali problematiche, non siamo incorsi in alcuna difficoltà in particolare, né di progetto né di installazione».

Il risultato

L’impianto, che ha richiesto circa tre mesi per la completa installazione, è in funzione da giugno 2022 e oggi garantisce ottimi risultati in termini di risparmio energetico, riduzione delle pressioni di rete e affidabilità delle apparecchiature elettromeccaniche. «In fase di messa in funzione dell’impianto, durante l’avviamento e la taratura del sistema DDD, abbiamo fatto i conti con l’esigenza di una progressiva regolazione della pressione nel punto critico – conclude Olivieri –; a parte questa accortezza, possiamo dire che i dispositivi hanno iniziato a funzionare fin da subito nel modo auspicato e che siamo più che soddisfatti del risultato conseguito». Da 220mila kWh/anno pre-intervento, infatti, la società è passata al consumo di 130mila kWh/anno post- intervento, con un risparmio annuo di 90mila kWh, pari al 40% di energia in meno. Grazie alla riduzione delle pressioni di esercizio, poi, è risultato significativo anche il risparmio di acqua persa dalle reti: la pressione al punto critico oggi è di 3,5 bar, mentre inizialmente, prima dell’intervento, era di 4,5 bar. Ciò ha comportato una diminuzione di circa il 10% dei volumi di acqua immessa in rete, corrispondenti a 50mila mc/anno in meno di acqua utilizzata.

Andamento dei consumi energetici nel 2021 e nel 2022 – si noti la diminuzione dei consumi da giugno 2022.